Mercoledì 8 ottobre 2025

L’arte di non perdere la pazienza

LETTERE AL DIRETTORE

Gentile Direttore,

vorremmo esprimere il nostro profondo disagio riguardo a quanto si verifica ogni giorno per la priorità d’ingresso alla Sala Prelievi dell’Ospedale di Manerbio. Negli ultimi tempi abbiamo avuto più occasioni di aver necessità degli esami del sangue ed abbiamo constatato, fin dalle 6.00 del mattino, la presenza di un numero considerevole di pazienti che attendono il loro turno per farsi analizzare sangue e urine. Fin qui tutto normale, tranne che per un particolare: non esiste davanti all’entrata nessun distributore di numeri progressivi che individuino realmente l’ordine di arrivo dei convenuti nell’atrio davanti alla Sala Prelievi. Se tutti i presenti fossero di specchiata onestà non ci sarebbero problemi, invece all’apertura delle 7.30 accade che la ressa si ingarbugli e i prepotenti ultimi arrivati finiscano, dopo aver lavorato di gomiti, ad alimentare le prime file. Naturalmente tutto questo a scapito delle persone più deboli: noi anziani innanzitutto, ma anche delle persone con problemi fisici, come pure di quanti non hanno assolutamente voglia di litigare con dei maleducati. Purtroppo, abbiamo dovuto constatare che molti di costoro non sanno cosa significhi mettersi in fila, forse perché nei loro paesi non sono abituati a mettersi pazientemente uno dietro l’altro in ordine d’arrivo. La mancanza di un sistema di numerazione rende l’attesa ancora più stressante e confusa e molti pazienti non si rendono conto di quale sia la loro posizione nella fila. A questo punto noi pensiamo sia fondamentale che l’Ospedale adotti un sistema di numerazione già prima di entrare, il che permetterebbe ai pazienti di conoscere in anticipo quando sarà il loro turno, riducendo l’ansia e la confusione. Chiediamo perciò che l’ospedale prenda quanto prima provvedimenti per risolvere questo problema, affinché tutti i pazienti ricevano un trattamento dignitoso e rispettoso, e che l’attesa sia gestita in modo più efficiente. Questo anche perché, una volta entrati nell’anticamera della Sala Prelievi, tutto poi funziona egregiamente, con grande professionalità e cortesia da parte del personale addetto. Tutto viene eseguito a regola d’arte con un’organizzazione degna di encomio. Rimane in ombra solo quanto avviene fuori, prima di entrare, davanti all’ingresso. Speriamo con questa nostra lettera di poter contribuire a migliorare la qualità di questo attuale caotico accesso, in verità dovuto ad una minoranza di subdoli profittatori, che ne hanno fatto un’arte, evidentemente studiata all’università della “Faccia Tosta”.

Luigi Andoni e altri anziani di Manerbio

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