Edizione “a sei colli” per la 48a edizione del Rally 1000Miglia, in occasione del quale si sono sfidati ben tre equipaggi provenienti dalla città bresciana. Palcoscenico di questa entusiasmante sfida è stata appunto una delle più longeve e importanti gare del panorama rallystico italiano, quest’anno appuntamento integrante del Trofeo Italiano Rally, mai così “monteclarense”: benché, infatti, per il campo gara sia state scelte le impegnative e sempre affascinanti prove della Valle Sabbia, per campo base, direzione gara, assistenza e riordini protagonista indiscusso è stato proprio il centro cittadino.
Tre gli equipaggi, appunto, salutati da un folto pubblicoC on il numero 122, a bordo di una Peugeot 106, hanno corso il pilota Mattia Zanini, navigato dal mantovano Gabriele Cavazzini, il quale, con all’attivo una vittoria di classe N2 e il raggiungimento della 53a posizione assoluta, s’è detto felicissimo per il risultato ottenuto. «Volevo fortemente far bene nella gara di casa, e tutto è andato per il verso giusto: ho trovato subito il feeling giusto con macchina e navigatore ed è arrivata una vittoria che mi rende orgoglioso. Le prove erano difficili, ma bellissime – ha dichiarato il pilota – Ora vediamo se affrontare un’altra gara prima di fine anno, o se tenere da parte il budget rimanente per affrontare al meglio la nuova stagione, magari riuscendo a fare un programma completo». Altro protagonista della gara è stato il giovane Roberto Fabietti, in coppia con Piter Cibin su una Suzuki Swift, che con il numero 123 ha guadagnato una vittoria per la classe RSTB10 alla sua prima gara in carriera. «Una scarica di emozioni – dice Roberto – era un desiderio che coltivavo da tempo, e finalmente sono riuscito a realizzarlo. L’obiettivo era fare esperienza e non fare danni, essendo la mia prima gara, e posso ritenermi più che soddisfatto». Sul palco, una volta superata la bandiera a scacchi, è salito anche il navigatore Fabio Treccani, che ha raggiunto la 6a posizione di classe, insieme al “gentleman driver” lumezzanese Mauro Rizzieri, a bordo di una Renault Clio Rally3 con il numero 47. «Per me era la prima volta con Mauro e sulla Clio, macchina davvero prestante e divertente – racconta Treccani – Nostro obiettivo era divertirci a arrivare fin qui: direi un compito che siamo riusciti a centrare appieno. Arrivare, poi, nella piazza del mio paese e vedere tanta gente che faceva il tifo per noi è stata la ciliegina sulla torta. Spero tanto che l’Amministrazione e l’organizzazione possano trovare l’accordo anche per il prossimo anno, perché è stato davvero tutto fantastico».
LB