Mercoledì 8 ottobre 2025

Impianto di rifiuti organici a Offlaga: la parola all’Amministrazione provinciale

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E’ un fronte compatto quello che si è costituito nei Comuni della Bassa Bresciana, chiamati ancora una volta a difendere il proprio territorio. A preoccupare i cittadini è l’ipotesi della realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti organici – la cui valutazione di impatto ambientale è già stata depositata in Provincia – che potrebbe sorgere nei campi di Offlaga, su una superficie di 42 ettari. La richiesta di costruzione dell’impianto, che proviene dalla società bergamasca Geobet srl, è tutt’ora al vaglio dell’amministrazione provinciale. Dal Broletto, però, sono già arrivate alcune indicazioni su questo progetto. In un comunicato stampa, datato 29 agosto scorso, la Provincia fa sapere che gli uffici porranno la massima attenzione a tutte le valutazioni di propria competenza.  In particolare, i consiglieri delegati, esprimono le prime impressioni sull’impianto, sottolineando alcune problematiche già evidenziate dai sindaci, da “Conoscere e partecipare” e dal neonato comitato “100% Bassa”. “Il progetto” commenta il consigliere provinciale Paolo Fontana “comporterebbe un incremento significativo in merito al traffico pesante lungo la SS45 bis e lungo la SP668, nonché sulle arterie secondarie circostanti. Un’opera di queste dimensioni può essere valutata solo alla luce di un’analisi complessiva che ne garantisca anche compatibilità con il contesto urbano e infrastrutturale provinciale esistente e che tuteli in primo luogo la sicurezza dei cittadini e degli utenti della strada”. Il consigliere Tommaso Brognoli parla di un impianto che potrebbe compromettere seriamente anche l’attività agricola perché andrebbe a consumare “42 ettari di suolo agricolo oggi destinato a produzioni di eccellenza riconosciute e tutelate ai vari livelli normativi (ad esempio Grana Padana DOP e produzioni di quarta gamma). Un danno irreparabile per il comparto agroalimentare bresciano che rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy”. La tutela dell’ambiente, come asserisce il consigliere Marco Togni, resta una priorità assoluta e l’impatto di questo impianto deve essere valutato in tutte le sue matrici a partire da quello odorigeno. “Ritengo sia doveroso” precisa Togni “fare un’attenta analisi al fine verificare se un impianto di questo tipo risponda alle effettive necessità del territorio, portando aspetti positivi, o se la proposta risponda solo ad interessi privati avulsi dal contesto provinciale e alle sue realtà”. I pareri dei tre consiglieri delegati in Provincia saranno certamente determinanti nell’avvio della discussione tecnica, che partirà il 30 settembre con la conferenza dei servizi. Intanto ha piacevolmente stupito i comitati che si stanno battendo per il no all’impianto, la partecipazione alla manifestazione, che si è svolta lo scorso 30 agosto, che ha visto in campo centinaia di persone al fianco del sindaco di Offlaga Giancarlo Mazza, insieme ad altri primi cittadini dei comuni limitrofi. Un sit in promosso da “100% Bassa” in sinergia con le amministrazioni dei paesi vicini a dove dovrebbe sorgere l’impianto, tra cui Manerbio. Da “Conoscere e partecipare” arriva il plauso per il lavoro fino ad ora svolto dai comitati e dal primo cittadino di Offlaga Mazza che, precisa Dario Selleri “è riuscito a coinvolgere 9 amministrazioni comunali per un NO coeso e univoco a questo impianto. Noi come gruppi di cittadini, con la formazione di “100% Bassa” abbiamo unito le varie anime del territorio, enti ed associazioni locali, il tutto sugellato dall’evento del 30 agosto a Offlaga, davanti al luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto. E’ stato un momento di grande partecipazione. La Bassa Bresciana non può più tollerare nessun impianto che aggravi la già seria situazione ambientale”.

Barbara Appiani

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